Post by Korin DuvalLo è, ovvio... Ma a rigor di manuale il PG/PnG/creatura/ecc.ecc. va
PER FORZA ad incasellarsi in una di queste "credenze".
Voglio dire: in un mondo in cui Bene, Male, Caos e Legge sono
enti/concetti che hanno una "tangibilità" ed un nome proprio (es.: un
mago può scrivere ad un altro mago parlando di Protezione dal Male e
Prot.dal Caos come due incantesimi distinti), TUTTI sono obbligati a
"dichiarare" la propria affiliazione.
uhm... non so come funziona nell terza edizione, ma nella seconda non
esisteva "protezione dal chaos", e la "protezione dal bene/male" in
realta' proteggeva da qualunque creatura extraplanare o con forti legami
interplanari, solitamente tali creature erano scheletri, demoni o angeli,
da qui il nome, ma non protegge da un determinato allineamento.
esistono poi metodi per determinare l' allineamento, ma in ogni caso il
risultato della divinazione o potere psionico e' sempre una descrizione
corretta, non ti vengono mai date le due paroline, questo perche' le due
paroline incriminate sono una meccanica di gioco, proprio come un
punteggio di forza.
Purtroppo non sono ferrato nella terza edizione, ma non credo che ora
siano scesi tanto in basso.
Post by Korin DuvalHo sentito parecchi giocatori parlare dell'allineamento come di una
scelta che poi vincola il comportamento del PG... E non di una
RISULTANTE di una semplificazione della personalità del PG.
e qui sono daccordo
Post by Korin DuvalIl che porta il sistema verso una cosa che può non piacere: il fatto
di avere fazioni, razze, ecc. ecc. "buone" o "malvagie", "legali" o
"caotiche".
mha, come viene detto in alcuni manuali, e come la gioco io,
l'allineamento descritto e' l' allineamento generico della razza, ovvero,
se tu hai una razza neutrale malvagia, non e' detto che tutti i membri di
tale razza siano neutrali malvagi, solo che in genere quel tipo di
individui si comporta cosi'. E' un po' come dire che tutti gli avvocati
sono delle serpi succhiasangue che traggono soldi dalle disgrazie altrui e
allungano i processi per prendere quanti piu' soldi possibile.
Naturalmente e' vero per alcuni, o forse e' vero per la maggioranza, ma
ormai la gente la pensa in maggioranza a questo modo, per cui arriva gia'
prevenuta di fronte ad un avvocato.
Nella mia ambientazione ho usato spesso questo trucco per spiegare certi
comportamenti o per far capire alla gente cosa vuol dire essere presi di
mira perche' qualcuno ha dato una brutta fama al gruppo. In effetti il
problema delle razze ce l'ho sempre messo, ma come un problema di
razzismo, ovvero, se la gente in questo mondo si fa pippe mentali perche'
uno ha la pelle piu' scura di un'altro oppure ha la faccia con certe
connotazioni, ed in mancanza di cose del genere va a guardare quanto sei
alto o basso, se hai capelli, il tuo sesso, lavoro, religione o ideologia,
pensa cosa puo' succedere quando addirittura ci sono differenze fisiche
evidenti, ovvero qualcuno che e' alto il doppio di te e somiglia ad una
grossa mantide, oppure una specie di palla multiocchiuta che svolazza in
giro ed e' in grado di lanciare magie come nulla... Poi logicamente ho
rivisto un po' di etiche, perche' ad esempio l'etica dei paladini da
manuale era abbastanza vaga e ad esempio i paladini nella mia
ambientazione non devono uccidere creature senzienti volontariamente (il
che spiega anche come mai non possono essere specializzati nelle armi), ed
altre cose simili.
Poi, vabbe', che il gioco si possa usare in maniera leggera, questo e'
indubbio, ma se c'e' gente che mi fa partite decenti partendo da quella
vaccata che puo' essere il manuale di Vampiri, con i suoi clan che sono
piu' restrittivi di qualunque allineamento, e l'impossibilita' di farsi un
mondo di fantasia, perche' bisogna per forza usare il manuale ufficiale,
altrimenti nessuno gioca, senza contare poi le sessioni alla matrix (nel
senso brutto) che ho visto fare a certa gente, io direi che si puo'
giocare bene anche partendo da D&D.
Post by Korin DuvalA parte che, in un mondo di epica, può anche starci benissimo il
manicheismo (IMHO, in quanto mondo "semplificato" ed eroico), perchè
avere un secondo asse (Caos-Legge) per complicare, nell'illusorio
tentativo di fornire flessibilità?
Poi, ti tocca avere sia gli Abissi che gli Inferi per far quadrare i
conti... Mah... ?_______?
Io sinceramente ho optato per una soluzione parziale, ovvero ho fatto
saltare tutte le razze dei piani astrali che avevano a che fare con
diavoli demoni angeli e deva.
Piu' che altro ho reso giocabili quasi tutte le razze di D&D con
intelligenza superiore a quella animale che si trovavano nel piano di
stampo materiale, mentre le razze degli altri piani esistono, ma
semplicemente come sfondo, perche' non ho mai avuto voglia di andare a
descriverle bene, mentre per i piani piu' esterni, ormai si parla solo di
spiriti, a meno che non ci siano razze della materia che sono andate a
colonizzare quesi posti o ci sono state portate contro la loro volonta'
(come i gitzerai o gli arcani).
Certo, cio' toglie buona parte delle ambientazioni classiche di D&D, ma a
meno che uno non gioca a planescape, dove si sono fatti un mazzo tanto per
descriverti i rapporti tra le varie razze dei piani esterni, non mi pare
una perdita eccessiva, e secondo me avere degli spiriti che i impossessano
di corpi materiali, piuttosto che avere dei cazzoni con archi o artigli mi
pare piu' consono ad un'ambientazione fantasy.
Post by Korin DuvalEra più onesto OD&D: un solo asse, Legali (cioè il "bene") contro il
Caos (= il "male").
mha... comunque era una semplificazione decisamente eccessiva, anche se
utilizzabile senza problemi.
Post by Korin DuvalIl fatto che una credenza filosofica abbia effetti meccanici mi lascia
un po'... Perplesso, direi.
Si, certo che a non tutti piace l'idea, ed e' proprio questo il motivo per
cui e' nata questa discussione, quello che sto dicendo io e' che a D&D
sono tati usati gli allineamenti, per lo stesso motivo per cui sono stati
usati gli allineamenti. Quando ho detto che dovendo mettere 800 oggetti
magici, di cui un quarto poteva funzionare solo nelle mani di persone di
un determinato allineamento, per cui cio' permetteva di ridurre molto la
trattazione di certe parti del regolamento, c'e' stato un tipo che
riprendendo l'esempio della miaa spada che puo' essere usata solo dai
neutrali malvagi mi ha detto "tanto valeva dire che puo' essere usata solo
da persone che hanno ucciso un tot di persone", ovvero un'altra
generalizzazione, che dal mio punto di vista e' stupida tanto quanto
l'allineamento, ma dal suo punto di vista era migliore.
In pratica quello che io dico e' che l'allineamento e' una meccanica di
gioco, serve a determinate situazioni e per determinate regole, per cui
serve soprattutto per quelle li', inoltre viene deciso sempre dal
giocatore in base al modo in cui il giocatore ha deciso di interpretare il
personaggio, e non viceversa, per cui non vedo come possa limitare il
giocatore, per cui non vedo il motivo necessario per toglierlo.
Quanto al bene o al male assoluti, li ci si mette daccordo con la visione
del master o sul come si vuole intendere il tipo di storia che si andra' a
fare.
Ad esempio io normalmente prendo una visione abbastanza attinente con la
descrizione degli allineamenti della seconda edizione (non penso che li
abbiano cambiati nella terza): Vedo come comportamenti benigni quelli
vicini all'altruismo ovvero gli altri vengono visti come il fine delle
proprie azioni, possono essere un intralcio, possono essere utili, o
possono non servire a nulla, ma nell' ottia di avere una convivenza
migliore, il proprio sacrificio viene fatto perche' deve servire per il
benessere degli altri, oppure ancora meglio, di tutti. I comportamenti
maligni al contrario sono quelli in cui ci si prodiga per il proprio
benessere, che sia o meno a discapito degli altri, cio' e' ininfluente per
il personaggio, in quanto per il personaggio malvagio chi ha attorno e' un
mezzo, un ostacolo o non gli serve a nulla, ma tutto visto dalla propria
ottica, in cui il proprio bene viene prima di tutto, quindi i sacrifici
vanno fatti al massimo per ricevere una ricompensa personale piu' elevata
in seguito. Gli allineamenti sociali, ovvero legalita' e chaos, indicano
se un personaggio ha voglia o meno di seguire le regole imposte dalla
societa' in cui vive, o quanto piacere gli provoca vivere in ambienti
ordinati o incasinati. Un personaggio legale di solito e' inquadrato e
tenta per quanto possibile di essere preciso, ha certi valori morali e
raramente se ne discosta. Un personaggio caotico e' quello che vuole
rivoluzionare completamente tutto cio' che vede, magari pensa che
l'immobilita' equivale ad una morte o ha altre idee, per cui bisogna
essere dinamici in tutto cio' che si fa', cio' genera un susseguirsi di
idee, valori e altre cose del genere, che rendono il personaggio
incostante, poco affidabile, e generalmente un perditempo, ma cio' non
vuol dire che non abbia dei valori fissi attorno a cui ruota, senza
discostarsi in maniera eccessiva se non per sprazzi occasionali, o per
l'emozione del momento. La neutralita' invece e' tutto cio' che non e'
inquadrato sopra, oppure puo' essere anche vista come una purezza
dell'altra parte dell'allineamento, un neutrale malvagio puo' essere una
persona egoista che tenta di arrabattarsi tra cio' che gli impongono le
regole della societa' e cio' che gli dice la testa sua per cercare la
terza via, oppure puo' essere il malvagio puro da operetta, idem dicasi
per bene, legalita' e caoticita'.
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