Porco Rosso
2011-01-25 12:13:27 UTC
Io non voglio fare il nonno che la sa lunga, però vi dico questo:
Ho iniziato a giocare a DND scatola rossa, ormai 23 anni fa.
Ero un bambino a cui gli occhi luccicavano nello scoprire che poteva
vivere le avventure che sognava prima di addormentarsi o che vedeva nei
film.
Dopo ho tirato dentro amici, abbiamo fatto un gruppo, siamo passati alla
seconda edizione e abbiamo riso, litigato, pianto un sacco di volte
intorno a quei manuali.
Abbiamo scoperto i Forgotten Realms, ci siamo affezionati a quello che
consideravamo il secondo mondo a nostra disposizione, per dimenticare
anche un pò quel primo mondo che francamente ogni tanto era deludente.
Quando è arrivata la terza, con spirito aperto, abbiamo provato a
giocarci e anche lì ci siamo divertiti.
E' arrivata la 3.5.
La Wizard ha applicato ai nostri LIBRI, concetti e modalità di marketing
proprie del software. Ricambio veloce, aggiornamenti, nuove release.
Ma un LIBRO è un LIBRO, non un videogame. La costanza e presenza di un
mondo creato da un gioco di ruolo serve a darti la sensazione che quel
mondo che crea è sempre a tua disposizione, è un rifugio che rimane
fermo al quale tu puoi tornare. Ti appassioni, ti fidelizzi.
Poi la vita e il lavoro ci hanno divisi, abbiamo lasciato perdere il
gioco di ruolo anche perchè quello che conducevamo nel mondo reale ci
impegnava troppo.
Però avevamo la sensazione che quei manuali, quei LIBRI, di CARTA, di
PAGINE e illustrazioni, erano un mondo a nostra disposizione, qualcosa
di immutabile e comunque versatile in cui piombare ogni volta che il
mondo reale ti veniva a noia.
La politica di applicare le regole del software al cartaceo ha distrutto
questa sensazione.
Ti perdi tra nuove regole, hai l'ansia di non essere aggiornato o di non
riconoscere più quello che ti piaceva.
Insomma. Non funziona.
Gente che gioca a DND 3, gente che è passata al 3.5, gente che è
aggiornata alla 4... cosa rimane di DND? Cos'è DND?
Lo so che se non rinnovi non guadagni e se non guadagni chiudi, ma non
puoi esercitare una così smaccata politica di obsolescenza programmata
su un prodotto senza infastidire i tuoi clienti.
E così siamo arrivati dove siamo arrivati.
Come vedete io non mi metto a dire che quella versione è meglio di
quell'altra, non entro nel merito.
Il MONOPOLI è il MONOPOLI. Gli scacchi sono gli scacchi. DnD era DnD.
La TSR è campata per anni sullo stesso sistema di regole perchè è andata
in profondità con le ambientazioni pur mantenendo lo schema solito.
Vendeva approfondimenti.
Ora si cambia gioco e regole con regole da software videoludico. Ed è un
ibrido che non convince.
Non c'è più magia. Ecco il problema. Non c'è più la MAGIA.
Una volta il manuale era un portale e usarlo ti portava in un'altra
dimensione. Ora cos'è?
Miniature, tabelloni, sette manuali, ebook, account a pagamento... ma di
cosa stiamo parlando?
Porco Rosso
Ho iniziato a giocare a DND scatola rossa, ormai 23 anni fa.
Ero un bambino a cui gli occhi luccicavano nello scoprire che poteva
vivere le avventure che sognava prima di addormentarsi o che vedeva nei
film.
Dopo ho tirato dentro amici, abbiamo fatto un gruppo, siamo passati alla
seconda edizione e abbiamo riso, litigato, pianto un sacco di volte
intorno a quei manuali.
Abbiamo scoperto i Forgotten Realms, ci siamo affezionati a quello che
consideravamo il secondo mondo a nostra disposizione, per dimenticare
anche un pò quel primo mondo che francamente ogni tanto era deludente.
Quando è arrivata la terza, con spirito aperto, abbiamo provato a
giocarci e anche lì ci siamo divertiti.
E' arrivata la 3.5.
La Wizard ha applicato ai nostri LIBRI, concetti e modalità di marketing
proprie del software. Ricambio veloce, aggiornamenti, nuove release.
Ma un LIBRO è un LIBRO, non un videogame. La costanza e presenza di un
mondo creato da un gioco di ruolo serve a darti la sensazione che quel
mondo che crea è sempre a tua disposizione, è un rifugio che rimane
fermo al quale tu puoi tornare. Ti appassioni, ti fidelizzi.
Poi la vita e il lavoro ci hanno divisi, abbiamo lasciato perdere il
gioco di ruolo anche perchè quello che conducevamo nel mondo reale ci
impegnava troppo.
Però avevamo la sensazione che quei manuali, quei LIBRI, di CARTA, di
PAGINE e illustrazioni, erano un mondo a nostra disposizione, qualcosa
di immutabile e comunque versatile in cui piombare ogni volta che il
mondo reale ti veniva a noia.
La politica di applicare le regole del software al cartaceo ha distrutto
questa sensazione.
Ti perdi tra nuove regole, hai l'ansia di non essere aggiornato o di non
riconoscere più quello che ti piaceva.
Insomma. Non funziona.
Gente che gioca a DND 3, gente che è passata al 3.5, gente che è
aggiornata alla 4... cosa rimane di DND? Cos'è DND?
Lo so che se non rinnovi non guadagni e se non guadagni chiudi, ma non
puoi esercitare una così smaccata politica di obsolescenza programmata
su un prodotto senza infastidire i tuoi clienti.
E così siamo arrivati dove siamo arrivati.
Come vedete io non mi metto a dire che quella versione è meglio di
quell'altra, non entro nel merito.
Il MONOPOLI è il MONOPOLI. Gli scacchi sono gli scacchi. DnD era DnD.
La TSR è campata per anni sullo stesso sistema di regole perchè è andata
in profondità con le ambientazioni pur mantenendo lo schema solito.
Vendeva approfondimenti.
Ora si cambia gioco e regole con regole da software videoludico. Ed è un
ibrido che non convince.
Non c'è più magia. Ecco il problema. Non c'è più la MAGIA.
Una volta il manuale era un portale e usarlo ti portava in un'altra
dimensione. Ora cos'è?
Miniature, tabelloni, sette manuali, ebook, account a pagamento... ma di
cosa stiamo parlando?
Porco Rosso